Le pubblicazioni
La Congregazione Suore Carmelitane Teresiane ha avuto cura di stampare nel tempo diverse pubblicazioni. Ne diamo qui una breve descrizione e degli stralci e per chi ne risultasse interessato offriamo la possibilità di riceverle a casa contrassegno con la cifra minima indicata. Sono gradite naturalmente offerte che ci aiutino nelle nostre attività.
La regola
Non sembrava totalmente compita l’avventurosa famiglia di Teresa giusta il disegno delle di Lei sublimi idee, ove non fosse finalmente a luce comparso altro ceto di donne quali il nome avessero e l’occupazione di MAESTRE PIE.
Con le Riforme già operate dalla S Madre Teresa di Gesù non vedevasi perfezionato il disegno di accorrere ad ogni bisogno, se mancava nella stabilita famiglia carmelitana, chi difendesse la Chiesa dal sommo discapito delle figliuole, le quali, o per ignoranza, o impotenza, o mal talento delle madri, non ricevendo istruzione, né spirituale, né manuale, veniva la Chiesa in quelle tenere membra non poco combattuta e contristata.
Quando nell’anno 1737, tramanda la Santa in terra il celeste suo fuoco, ed un Laico Carmelitano Scalzo, per nome Fr. Isidoro della Natività della Beata Vergine Maria, acceso dalle fiamme, ed alla luce di esse leggendo l’incalzante di Lei pensiero, con zelo non ordinario ed uguale fortezza, le diè tosto pratica coll’introduzione delle Pie Maestre. Quindi in evidente segno, che la compita opera al premeditato fine volevasi dalla Serafica Madre Teresa di Gesù.
Introdotte a mal pena le Pie improvvise Operaie, e sparse immantinente per vari luoghi, quel frutto davano di fervido zelo, che a piena cocorde voce protestavano i Parroci, i Vescovi e tutti, che il nuovo Teresiano Germoglio, coll’esercizio del pio Istituto, e coll’esemplarità della condotta sia di grande aiuto, e di validissimo sostegno alle di loro Chiese.
Dal Reverendissimo Padre Filippo di San Francesco, nostro Generale dichiarate furono Terziarie della nostra Riforma.
Eccovi o Sorelle, perfezionata in voi l’idea di Teresa e compita totalmente la sua famiglia. Eccovi l’origine e stabilimento dell’Istituto, che fortunatamente abbracciate.
Voi ugualmente che i Religiosi e le Religiose riformate, chiamate siete da Santa Teresa ad una stessa Religione per un fine medesimo, vale a dire , in sussidio della Chiesa. Non vi è differenza fra voi e quelli, se non che quelli con mezzi ad essi propri, specialmente con voti solenni vivere debbono, ed operare nei di loro Monasteri; voi vivere dovete sotto regola propria con propositi e semplici Voti in perfetta comunione, nei piccoli Monasteri delle Scuole, le Fanciulle istruendo.
Compite per tanto con impegno il pio vostro fruttuosissimo Ministero, ed assicuratevi, che siccome al cenno, e sotto la divisa di Teresa operate per la Chiesa di Dio in terra; così in premio dell’opera esulterete un giorno sotto la di Lei Gerarchia in Cielo, godendovi unitamente per sempre quel Dio, che unicamente ora sospirate. Vivete felici.
Costituzioni e Direttorio delle suore Carmelitane Teresiane
E’ questo il testo ultimo delle Costituzioni e Direttorio, corredato di “Emendamenti” al nuovo Codice di Diritto Canonico.
Esso è per ogni Suora Carmelitana Teresiana, l’annuncio della “Buona Notizia”, un documento per il rinnovamento del proprio Istituto.
Un lungo cammino è intercorso per giungere a questo testo: l’arco di tempo di quattro Capitoli Generali.
Nel lontano 1773, l’insigne P. Valerio di S. Pio O.C.D., della Provincia Romana, codificò tutto quanto il Fondatore Fra’ Isidoro della Natività, aveva insegnato a vivere, in semplicità ed umiltà alle nostre prime sorelle, le “Maestre Pie Carmelitane Teresiane”.
Quasta normativa ha avuto la sua storia soggetta al tempo e, sempre ossequiente alle direttive della Chiesa, ha camminato nel tempo, aggiornandosi ai tempi nuovi, senza perdere mai di vista: “La norma ultima” e “La Regola suprema” della vita consacrata: ” La sequela di Cristo proposta nel Vangelo”.
Nel 1931, l’Istituto, già di Diritto Pontificio, riceve l’approvazione della nuova legislazione: Decreto della Sacra Congregazione dei Religiosi, 18 luglio 1931.
L’Istituto si propone di vivere il carisma teresiano realizzando, in comunione con la Vergine del Carmelo, l’intima unione di spiccato spirito contemplativo e di acceso zelo apostolico in una prospettiva di vita comunitaria, nella quale orazione ed azione, costituiscono lo specifico della vocazione e missione dell’Istituto e dei suoi membri.
Dopo il CONCILIO VATICANO II, l’Istituto segue l’invito della Chiesa per il rinnovamento della vita consacrata e l’adattamento delle sue strutture, aderendo alle norme dettate a tale scopo dal Magistero della Chiesa.
Nei vari Capitoli Generali, si prende coscienza sempre più che
“…l’auspicato rinnovamento, più che nel moltiplicare le leggi, è da riporsi in una più esatta osservanza della Regola e delle Costituzioni”. Ritorno dunque genuino alla radice, alle fonti del nostro Carisma.
Nell’introduzione al Direttorio si legge: “Le Costituzioni offrono all’Istituto e alle singole religiose, risposte e orientamenti essenziali, affinchè possano comprendere il dono di Dio e vivere la loro cansacrazione nella sequela di Cristo secondo lo spirito del Vangelo e il carisma Teresiano”.
Dopo ultima accurata revisione, vengono presentati gli “Emendamenti ” alla Sacra Congregazione che con Decreto del 25 Marzo 1988, festa dell’Annunciazione del Signore, approva le nuove Costituzioni e Direttorio.
Il Carisma delle suore Carmelitane Teresiane
INTRODUZIONE
Il presente opuscolo sul carisma delle Suore Carmelitane Teresiane, fondate nel 1737 da Fr. Isidoro della Natività, suppone il mio precedente libro: “Le Suore Carmelitane Teresiane – Il nuovo Teresiano Germoglio”, edito anch’esso dalla Casa Generalizia dell’Istituto.
Il carisma delle Carmelitane Teresiane, infatti, emerge anche dalla viva tradizione della famiglia teresiana documentata dalla sua storia, ed è incarnato in alcune eminenti figure dell’Istituto: la Ven. SR. M. MADDALENA DEL S. CUORE, SR. ALFONSINA DEL B. Gesù, SR. BENEDETTA DI S. GIOVANNI DELLA CROCE, ed in altre che le consorelle hanno conosciuto ed apprezzato. Le abbiamo ricordate nel precedente volume.
Delineare il carisma di una famiglia religiosa vuol dire scoprirne il suo compito nella Chiesa, il suo servizio nel Popolo di Dio: un qualcosa, quindi, di specifico che la differenzia dalle altre famiglie religiose che operano per il Regno di Dio. E’ necessario per questo, risalire alle origini, al Fondatore, al primo codice legislativo, integrando tutto con altri documenti e fatti dei primi tempi dell’Istituto. Si prosegue poi percorrendo ed analizzando la successiva legislazione, altri documenti e fatti se ce ne fossero stati, fino ai nostri tempi, per individuare, – sempre se c’è ovviamente, una continuità.
Abbiamo fatto tutto questo in questo nostro opuscolo e nel libro che lo ha preceduto; ma abbiamo anche notato che il carisma d’insegnamento e di formazione della gioventù è comune a molti Istituti e non solo alle Carmelitane Teresiane. Perciò abbiamo studiato lo spirito del Fondatore e della legislazione, appena posteriore di quattro anni alla sua morte, e data all’Istituto da un Religioso Carmelitano Teresiano che conosceva profondamente sia il Fondatore che il suo carisma spiccatamente teresiano. Si tratta proprio di questo: il complesso legislativo, soprattutto la Regola del 1773 e quella successiva al Concilio Vaticano II, è intimamente pervaso di spirito teresiano. Legittimamente ci sembra, abbiamo concluso, che le Suore Carmelitane Teresiane, si differenziano, da altre famiglie religiose che svolgono la loro stessa attività per il carisma interiore teresiano: vivere la comunione con Dio e l’integrale ideale carmelitano teresiano, come sorgente inesauribile della loro missione di formazione della gioventù.
P. Pancrazio Recchia
Brani dalla pubblicazione:
Il Carisma dell’Istituto
Carisma della vita religiosa
Il carisma delle suore Carmelitane Teresiane
Partecipi dello stesso carisma
Il carisma del Fondatore nella Introduzione alla Regola del P. Valerio di S. Pio, del 1773
Lo spirito teresiano nella Regola del 1773
Il Carisma specifico nella Regola del 1773
Il carisma specifico nella legislazione successiva fino alle Costituzioni e al Direttorio del 1975
“Il nuovo Teresiano germoglio”
Presentazione
Da molti anni l’Istituto delle Suore Carmelitane Teresiane, fondato dal carmelitano scalzo Fr. Isidoro della Natività nel 1737, desiderava raccogliere in un volume le memorie della sua più che. bicentenaria presenza nella chiesa e nell’Ordine Carmelitano Teresiano.
Tentativi ce ne sono stati, ma falliti per vari motivi, non ultimo tra i quali quello della penuria di documentazione ufficiale, avendone un incendio sottratto agli Archivi della Congregazione teresiana una notevole parte.
Il P. Pancrazio Recchia, nostro confratello della Provincia Romana, ha accettato, dietro nostro invito, di compulsare i documenti esistenti e di ordinarli in forma organica per offrire all’Istituto alcune memorie storiche, rendendosi perfettamente conto della impossibilità di redigere una vera e propria storia.
Tuttavia le ” memorie storiche ” che vengono pubblicate permettono di avere un’idea del nostro Istituto, anche sotto il profilo storico.
L’Autore ha voluto diffondersi maggiormente sulle memorie della Casa di Boville (ex Bauco) sia in considerazione della sua qualifica di Casa Madre, sia perché l’Istituto si identificò, per un lungo periodo – dal 1780 circa all’inizio del secolo XX – con la Casa Madre, non essendoci altre case, o essendo queste in condizioni precarie.
Senza poi dire che per la Casa Madre, la documentazione, anche se insufficiente, è abbondante in proporzione alle altre case dell’Istituto.
Dalle memorie storiche e dalla legislazione dell’Istituto nei vari periodi della sua storia, emerge almeno un dato incontrovertibile: il carisma dell’Istituto. Quando tutto sembrava perduto, nel groviglio di vicende, di contrasti e di sofferenze, il dono originario dell’Istituto trasmesso dal Fondatore è rimasto intatto: promuovere umanamente e cristianamente l’infanzia e la gioventù: come esigenza dell’ardore apostolico teresiano.
Le Suore Carmelitane Teresiane, in 243, anni di presenza nella Chiesa, questo hanno sempre fatto, tranne in qualche eccezione dovuta a contingenze particolari. Ed oggi sono nella Chiesa ancora per questo.
SUOR GEMMA CAFARELLI
Estratti dalla pubblicazione:
Le Maestre Pie Carmelitane Teresiane a Bauco
Il laico Carmelitano Scalzo Fr. Isidoro della Natività
I difficili inizi dell’Istituto di Fr. Isidoro
L’inizio dell’attività delle Maestre Pie
Istituto suore Carmelitane Teresiane
Il depliant è un breve tracciato sufficiente a far riconoscere la nostra Congregazione: Suore Carmelitane Teresiane.
Esso permetterà di entrare in comunione con noi e con il nostro mondo: il Fondatore, l’Istituto, la storia, gli ideali, il Carisma.
Farà cogliere l’atmosfera delle nostre Comunità, la corsa verso la santità, realizzata nella consacrazione a Dio e nel servizio dei poveri e dei bisognosi, soprattutto della gioventù.
Permetterà di conoscere qual è il nostro posto nella Chiesa di Dio, descritto in modo meraviglioso da S. Teresa di Lisieux nella sua autobiografia:
“Gesù, Amore mio, la mia vocazione l’ho trovata finalmente, la mia vocazione è l’amore!
Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto, Dio mio, me l’avete dato Voi! Nel cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’amore. Così, sarò tutto… e il mio sogno sarà attuato” (MB 254 ).
Farà amare la nostra Famiglia religiosa, suscitata dallo Spirito Santo, perché la Chiesa ” sia ben attrezzata per ogni opera buona (cfr 2 Tim 3,17) e preparata al suo ministero per l’edificazione del Corpo di Cristo” (cfr Ef 4,12).
Umile e sapiente Fra’ Isidoro della Natività di Maria
Presentazione
La testimonianza dei Santi è il profumo della Chiesa. Attraverso la loro vita si diffonde nel mondo la fragranza dell’amore di Dio per l’uomo, la provvidente signoria del Padre, la salvifica tenerezza del Figlio, l’ardente carità dello Spirito. E un profumo di solito discreto e sottile, che pochi sanno cogliere in tutta la sua fragranza, simile a quello dei semplici ciclamini che fioriscono nell’humus dei grandi boschi. t un profumo, però, che facilmente si disperde sospinto dal vento delle mode o assorbito dal trascorrere inesorabile del tempo. Ma a chi sa percepire sapientemente l’intima essenza, esso dona sempre fiducia, conforto e coraggio evangelico.
Il presente libro è destinato appunto a ravvivare il delicato profumo di santità effuso nella Chiesa circa tre secoli fa da un umile frate carmelitano scalzo.
Fr. Isidoro della Natività della BY Maria (Giacomo Antonio Sciuti) morì nel Convento di S. Maria della Vittoria in Roma il 23 dicembre 1769, pianto e venerato come un santo da quanti l’avevano conosciuto e, particolarmente, dalle sue amatissime figlie spirituali. Ben presto, però, la sua beata memoria venne inghiottita dagli anni e dalle varie circostanze e la sua immagine, anche fra coloro che ne coltivano il ricordo, rimase immiserita e sfocata. Era tempo, perciò, che l’eccezionale personalità del fondatore delle Suore Carmelitane Teresiane venisse ridisegnata nella sua vera identità, non solo per un giusto recupero della verità storica, ma anche per l’edificazione di tutta la comunità cristiana.
P. Pancrazio Recchia, carmelitano scalzo come Fr. Isidoro, si è accinto a quest’impresa con slancio generoso e intelligente. Lunghi periodi di laboriose ricerche, accurati confronti e verifiche delle fonti hanno preparato, infatti, quest’opera che ora vede la luce, scientificamente corretta e in alcune parti assolutamente originale. Mi riferisco in particolare alle pagine dedicate alla formazione giovanile, ai caratteri distintivi della sua spiritualità carmelitana, ai rapporti con l’Ordine, nel quale ebbe mansioni molto umili e dal quale subì ostacoli ed umiliazioni per la sua opera, al complesso rapporto tra l’ufficio di questuante e l’ardente e generoso apostolato di radunare “molte oneste vergini, devote a Dio” per formarle alla vita cristiana e religiosa.
Ma l’autore, ben interpretando il compito affidatogli dalle Suore Carmelitane Teresiane, nello stendere il suo scritto ha saputo anche unire al rigore del metodo storico un amore tenero e sapiente per il suo personaggio, che rende la lettura spedita e attraente. Egli, inoltre, non avendo la pretesa di aver esaurito l’argomento, ci lascia con il desiderio ardente di approfondire ulteriormente alcuni aspetti della vita e dell’opera del Servo di Dio, qualora venisse ritrovata altra documentazione.
Si staglia così, progressivamente ‘ davanti agli occhi del lettore il ritratto rude e dolce, severo e comprensivo di Fr. Isidoro, vero, uomo, autentico, alieno da ogni enfasi convenzionale. Emerge soprattutto perentoria l’eroica testimonianza di un credente che giorno dopo giorno si è lasciato modellare dall’azione misteriosa e bruciante dello Spirito, fino al punto di poter esclamare ‘ con san Paolo, con mistica e serena consapevolezza: “Mi compiaccio delle mie debolezze, delle ingiurie, delle necessità delle persecuzioni, delle angustie per Cristo, perché quando sono debole, allora sono potente” (2Cor 12,10).
Non dubitiamo, perciò, di affermare che P. Pancrazio Recchia con questo suo libro, che esce al tramonto del terzo centenario della nascita di Fr. Isidoro della natività della B.V Maria (1696-1996), concorrerà sicuramente a diffondere tra i lettori la conoscenza e l’apprezzamento delle virtù del fondatore delle Suore Carmelitane Teresiane, a lode di Dio e a edificazione del suo popolo.
P. Stefano Guernelli
Provinciale dei Carmelitani Scalzi
della Provincia Romana
Estratti dalla pubblicazione:
Il carattere di Fr. Isidoro e la famiglia
Eroismo in tutte le virtù